Le notizie di vascellari di Acquapendente che si spostano negli altri centri dell'Alto Lazio, portando con loro le tecniche e i gusti, dimostra l'importanza che questo centro riveste nelle produzioni ceramiche nel periodo che va dalla metà del XV agli inizi del XVII secolo. Un fattore determinante per questo fenomeno è da ricercare nella posizione favorevole in cui si trova Acquapendente, attraversato dalla via Cassia, grande arteria di collegamento tra la Toscana e l'Alto Lazio. In quest'ottica si comprende il motivo per cui i vasai acquesiani imitano molto spesso i prodotti delle officine dell'area valdarnese, soprattutto di Montelupo, i cui decori si ritrovano, particolarmente nel periodo tra la prima metà e l'ultimo terzo del XVI secolo, nella ceramica ingubbiata e dipinta. Si tratta, per questo tipo di ceramica, di un prodotto di minor costo rispetto alla maiolica, e che dunque poteva avere grande diffusione soprattutto nei centri minori del'Alto Lazio, posti su assi viari secondari. |
(fig. 1), simile ad un orciuolo in prima cottura ed ingubbiato rinvenuto nel pozzo 5 di Acquapendente (CHIOVELLI 1994, p. 12 1, fig. 5), il quale dimostra la produzione di ingubbiata e graffita da parte dei vasai acquesiani. |
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