Antonio Biagini |
La storia bruciò le tappe |
Case attigue alla Chiesa Parrocchiale
colpite dal bombardamento del 4 giugno 1944. |
Gruppo di militari alleati evasi dai campi di prigionia tedeschi e nascosti a Farnese. Da sinistra: .?., Robert Carter, Jean ßakuer, Alfred Crinall. Carter (26 anni, da Crown Mines, Sud Africa) e Crinal (22 anni, anche lui sudafricano) furono catturati dai tedeschi e fucilati appena fuori dei paese il 6 giugno 1944, solo qualche giorno prima dell'arrivo degli alleati. |
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i sono momenti in cui la storia sembra accelerare e bruciare in pochi giorni la lentezza accumulata nel succedersi degli avvenimenti, quasi a pareggiare i conti di decenni di vita monotona fino alla noia. A Farnese, ma non solo, la storia accelerò improvvisamente ai primi di giugno di un indimenticabile 1944. |
Il giorno dopo e quelli immediatamente successivi fu chiaro a tutti che il rischio era diventato altissimo e le famiglie lasciarono il paese
per rifugiarsi nelle grotte e nei casali sparsi nelle campagne.
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Nel paese effettivamente si nascondevano alcuni militari alleati che erano entrati in rapporti di fiducia con alcune famiglie e che si muovevano con una certa disinvoltura. Fu forse l'eccessiva sicurezza a segnare il loro destino, ma certo ancor più l'insensata e ottusa violenza figlia di ogni guerra, che spinse i tedeschi ormai in rotta a catturare due di loro e a fucilarli appena fuori del paese, nel cortile del Podere, quella grande dimora che si incontra entrando a Farnese, proprio di fronte al cimitero. Era il 6 giugno. Si chiamavano Robert Carter e Alfred Crinall. Entrambi provenivano dal Sud Africa, il primo aveva 26 anni, il secondo 22. |
tratti la strada per la Toscana,
ed uno di loro, il quindicenne Vittorio B., rinvenne nelle sue acque una bomba a mano senza sicura ed inesplosa che qualche sciagurato si era procurato e che aveva utilizzato per catturare dei pesci.
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Pubblicato su "La Loggetta" notiziario di Piansano e la Tuscia", n. 6 novembre/dicembre 2004 |