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Fig. 12 - Farnese, stemma degli Anguillara su una lastra di rivestimento di pozzo nel Palazzo Farnese.

Nel quadro delle ceramiche rinvenute a Farnese, i materiali qui presentati non sembrano apportare grosse novità per quanto riguarda le tipologie e le produzioni. Si tratta per lo più di prodotti locali, dell'area gravitante intorno a Castro o di altri centri di produzione dell'Alto Lazio, quali Acquapendente o Bagnoregio. Allo stato attuale, non si può azzardare l'ipotesi di una produzione propria di Farnese; la tecnica predominante è quella dell'ingobbio sotto vetrina, che in alcuni casi imita la maiolica smaltata di centri maggiori dell'area umbra o toscana, in altri sviluppa motivi decorativi propri, soprattutto per le decorazioni di carattere vegetale. Sono presenti anche due piatti (nn. 7 e 8 ), ricoperti da smalto; si tratta per quanto riguarda il primo di una produzione abbastanza tipica dell'arca derutese, decorata a rabesche in colore bianco su bianco, databile nella prima metà del XVI secolo, abbastanza diffuso nell'Alto Lazio (si veda bibliografia riportata nel catalogo), mentre l'altro rientra in quella produzione decorata con stemmi araldici, in stile compendiario, databile tra la fine del XVI e il XVII secolo, i cui centri si possono individuare ad Acquapendente o Bagnoregio (Crocoli 1994, p. 104, ritiene addirittura che le ceramiche

con decorazioni araldiche siano prerogativa delle fabbriche bagnoresi).
   Nel Pozzo Tedescucci erano presenti inoltre moltissimi frammenti di ceramica invetriata e da fuoco, non inseriti in questo studio in quanto pertinenti a forme non ricostruibili; per quanto riguarda la ceramica invetriata, prevalente sembra essere la presenza di brocche con beccuccio sviluppato, decorate con motivi fioreali in giallo antimonio e in verde. E auspicabile che questo materiale, ancora allo stato frammentario' sia sottoposto in breve ad un' operazione di restauro.
   Per quanto riguarda la cronologia, il materiale qui presentato copre un arco di tempo che va dagli inizi del XVI al XVII secolo, con una maggiore concentrazione nella metà dei XVI secolo.

NOTE

   ¹ Si ringrazia il Dott. C.Casi, Direttore del Museo "F. Rittatore Vonwiller" di Farnese, per aver consentito lo studio del materiale.
   ² Le foto delle tavole lignee mi sono state fornite da R. Luzi, che ringrazio anche per i suggerimenti.
   ³ Ringrazio il Dott. A. Baragliu, Assessore alla Cultura del Comune di Farnese. per avermi segnalato questi due frammenti.

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