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Tedescucci, riferendosi evidentemente ad Isabella Anguillara.
Un altro problema riguarda il titolo di primo duca di Latera e Famese, attribuito da molti autori a Galeazzo.
Nei documenti citati a proposito di questo personaggio, egli viene sempre definito Signore, mai con il titolo di duca.
Secondo la Bignami Odier la prima menzione del titolo di Duca di Latera appare su un documento del 27 agosto

1612, e viene attribuito a Pietro Farnese, figlio di Mario e fratello del Card. Girolamo (Bignami Odier 1979, p. 515).
Inoltre, quando viene eretto il Ducato di Castro nel 1537 da Paolo 111 con la bolla Vices licet immeriti, data con cui si fa nascere anche il Ducato di Latera, Galeazzo è già morto (Fioriti 1990, p. 138). Probabilmente dal 1537 il Ducato di Latera esiste di fatto, ma non di diritto. Il primo signore può

essere stato Pier Bertoldo, successore di Galeazzo, che esercita il suo dominio sotto la tutela della madre Isabella, mentre Pier Luigi, grazie all'opera del padre , il Papa Paolo III, ottiene di diritto Castro, che aveva cercato di ottenere dieci anni prima con la forza, e che gli era stato ripreso proprio da Galeazzo Famese ( per il problema riguardo l'esistenza del Ducato di Latera e Famese si veda Fioriti 1990, pp. 135-140).

Catalogo delle ceramiche rinvenute nel Pozzo tedescucci
   Forme chiuse

    1. (inv. n. 839; tav. 1, 1, fig. 4):
    Boccale a bocca trilobata, corpo ovoide, piede a disco con profilo ango- lato, ansa a nastro impostata sotto l'orlo e sulla massima espansione.
    Ingubbiato e dipinto sotto vetrina; fondo rispariniato in alcuni punti.
    h. cm. 17,5; diam. base cm. 8,4; diam. corpo cm. 11,5.
    Decorazione: motivo floreale entro medaglione contornato da foglie trilo- bate; colori: giallo ferraccia, giallo antimonio, blu cobalto molto diluito, verde ramina, bruno manganese; sull'ansa linee oblique parallele in verde ramina.
    Impasto 5YR7/4 pink depurato.
    Datazione: metà XVI secolo
    Area Castrense.

Fig. 4

   2. (inv. n. 844; fig. 5)
   Boccale con corpo ovoide legger- mente schiacciato, fondo a disco con profilo angolato; frammentario.
   Ingubbiato e dipinto sotto vetrina.
   h. cm. 16; diam. base cm. 9.
   Decorazione: reticolo entro riquadro; colori: verde ramina, bruno manganese, giallo ferraccia, giallo antimonio.
   Impasto 5YR7/6 reddish yellow depurato.
   Datazione: ultimo terzo XVI secolo.
   Alto Lazio .
   Farnese 1985, p. 142; Luzi-Roma- gnoli 1987, p. 98, fig. 18; Farnese 1991, p. 28, tav. 2; p. 42, n. 30; p. 45,
III/2.

Fig. 5

   Forme aperte

    3. (mv. n. 837; tav. 1, 2, fig. 6)
   Scodella con fondo ad anello, incavo poco profondo, tesa confluente, orlo arrotondato ed ingrossato; frammentario; sul tondo due fori praticati a crudo.
   Ingubbiato e dipinto sotto vetrina con effetto craquel; esterno a vetrina.
   diam. sup. cm. 315: diam. fondo cm. 11,5; h. cm. 8,3
   Decorazione: sulla tesa decorazione floicale a tralci disposti a festone: sui fondo fiore a quattro o forse cinque steli; colori: giallo ferraccia, giallo antimonio, verde ramina, blu molto diluito.
   Impasto: 2.5YR6/4 light reddish brown, depurato.    Datazione: XVI secolo

   Alto Lazio.
   Famese 1985, p. 128, P 510 M; p. 139, P 29 M.


Fig. 6

    4. (inv. n. 841; tav. 1, 4, fig. 7,4)
   Piattello con labbro arrotondato con dente rialzato, tesa confluente, cavetto, fondo apodo leggermente a ventosa; frammentario.
   Ingubbiato e dipinto sotto vetrina.
   h. cm. 4,2; diani. sup. cm. 20.
   Decorazione: nel fondo rosone circondato da piccoli monticelli, sulla tesa motivo a corda entro fascia blu; colori: blu cobalto, giallo feriaccia.
   Impasto: 5YR7/4 pink, depurato.
   Datazione metà XVI secolc,9
   Alto Lazio,

Fig. 7

    5. (mv. n, 840; mv. 1, 3 , fig. 8)
   Piattello con larga tesa confluente. cavetto troncoconico, fondo apodo leggermente convesso; mutilo; mancante del rivestimento su parte della superficie interna, quasi del tutto su quella esterna.

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