visita pastorale Farnese, 1478, 5; anche in Narcisi 1994, p. 67), datato 1478, ricorda che la Chiesa di S. Maria di Sala presso Farnese era stata data in commenda ad un frate eremita dell'ordine degli Agostiniani, chiamato Tommaso, da Battistina Anguillara di Farnese. Questo documento ci fa pensare che a questa data Battistina era già andata in sposa a Pier Bertoldo e, altro dato importante, si occupava, in vece del marito, dei beni di carattere ecclesiastico facenti parte del feudo di Farnese.
Pier Bertoldo muore nel 1511, come risulta dal testamento datato 29 luglio dello stesso anno, in cui i beni di spettanza, tra i quali non dovevano essere compresi Latera e Farnese, in seguito alla rinuncia delle figlie Lella e Camilla, passano al Card. Alessandro (Sciarra 1985, p. 20, nota 59). Il Litta riporta poi la notizia che nel 1555 avrebbe partecipato alle guerre in Toscana dalla parte dell'impero; è evidente l'anacronismo, la notizia si deve riferire al nipote Bertoldo, figlio di Galeazzo. Anche Lotti confonde Pier Bertoldo, padre di Galeazzo, con il figlio di quest'ultimo, attribuendo addirittura al nonno la notizia del matrimonio del nipote con Giulia Acquaviva (Lotti 1983, p. 228).
Più notizie abbiamo sul figlio di Bertoldo, Galeazzo, che sposa in seconde nozze Isabella, figlia del conte Giuliano dell'Anguillara e di Gerolama Farnese; la prima moglie risulta essere Ersilia, figlia naturale di Pompeo Colonna (Odorici-Litta).
Come detto prima, nel 1511 viene messo in lista tra i conservatori del Comune di Orvieto insieme al padre; è capitano delle milizie pontificie sotto Clemente VII; nel 1512, come risulterebbe dal libro dei censi, il Card. Alessandro pagò per sé e per Galcazzo 20 ducati per i castelli che essi tenevano in vicariato temporale, nell'anno seguente Galeazzo fu compreso nella perpetuità del vicariato (Moroni, 102, p. 38; p. 121). Risulta evidente da questo che sebbene dopo l'eccidio di Ischia (1395) i Farnese si fossero divisi in due rami, continuarono a pagare in comune
|