CHIESA
di
"Santa Maria della Neve"

- Farnese -

Notizie Storiche

I primi documenti riguardanti Farnese risalgono alla fine del XII Sec., così da rendere impossibile una documentata ricerca sulle ragioni della costruzione della Chiesa di S. Maria della Neve,
ubicata all'interno del Centro Storico del Comune di Farnese (Foto n.1). Secondo la tradizione popolare la costruzione della Chiesa intitolata a S. Maria della Neve risale agli inizi del X Sec., e sembra che sia stata edificata per sostituire la piccola e disagiata Chiesa dedicata a San Michele Arcangelo.
Sembra, infatti, che risalga a questo periodo l'edificazione di numerose abitazioni in questa zona del paese dando così vita ad una primissima forma di quartiere che prenderà poi il nome di "Elcettello" (anche detto in dialetto locale Ergetello ) per la presenza di numerosi elci.
S. Maria fu, con ogni probabilità, la prima sede parrocchiale del paese e vi rimase fino al XVI Sec., periodo nel quale si hanno anche le prime notizie scritte sull'esistenza dell'attuale Chiesa Parrocchiale intitolata al S.S. Salvatore.
All'inizio del XV Sec. i frati minori, spinti dall'offerta di Mario Farnese, signore e padrone di queste terre, lasciarono il loro convento di San Rocco, ubicato nel Borgo di Farnese, alle Monache di Clausura dell'Ordine di Santa Chiara.
Il Duca, infatti, desideroso di trovare una claustrale dimora alla sorella e alle figlie, propose ai frati di lasciare il loro convento in cambio di uno nuovo.
Nelle vicinanze vi era la piccola chiesa intitolata a San Magno. Mario Farnese propose ai Frati, che accettarono di buon grado, l'edificazione del nuovo convento in quella zona.
Durante il periodo della costruzione dell'edificio (che non fu mai portato a termine come promesso dai Farnese, per ragioni economiche), si hanno notizie documentate comprovanti che i frati minori abbiano abitato in alcune case del centro storico e sembra che celebrassero messa, proprio nella Chiesa di S. Maria della Neve.

 

Note strutturali

La chiesa presenta una forma rettangolare ad una sola navata.
La facciata, realizzata come l'intera struttura completamente in tufo, ha un aspetto molto sobrio e le uniche decorazioni degne di nota sono i conci e le cornici lavorate a toro.
Sullo stesso prospetto si erge la torre campanaria (Foto n.2) a vela con due campane.
La forma della copertura è a capanna con il colmo posto sulla mezzeria del fabbricato.

 

Modifiche strutturali

La tradizione popolare vuole che la Chiesa sia stata concepita e realizzata a forma rettangolare con la sola aggiunta del piccolo vano laterale utilizzato, sembra da sempre, come sacrestia.
Fonti popolari e norme di carattere tecnico lasciano chiaramente intendere che l'intero complesso era internamente capovolto,
infatti, dove oggi ha sede il presbiterio, sembra che vi fosse la porta di accesso.
Basta guardare con attenzione il lato Nord-Ovest della Chiesa per accorgersi che una parte della muratura è disposta in modo tale da accogliere un'apertura oggi tamponata.
Con ogni probabilità la rotazione speculare degli interni è da attribuire al fatto che la piazza, che oggi fa da sagrato alla Chiesa, era occupata parzialmente dal prolungamento dell'abitazione antistante il prospetto principale (Foto n. 3).
Probabilmente, quando fu demolita la stanza che oggi lascia il posto a Piazza del Plebiscito (Foto n.4), si pensò di portare da questa parte l'entrata e di conseguenza la facciata principale.
Ancora oggi non si riesce a capire se il capovolgimento speculare dell'interno della Chiesa abbia modificato anche l'ubicazione della torre campanaria.
Altre modifiche di carattere strutturale riguardano l'aggiunta della cappella laterale (Foto n.5); sembra infatti che questo locale sia stato acquistato in un secondo tempo ed integrato con l'intero immobile. La zona di accesso a tale locale, sebbene tamponata, è ancora oggi facilmente visibile dalla disposizione della muratura esterna.
Sembra che tale zona di entrata sia stata per un certo periodo conservata così da permettere alla Chiesa di avere un secondo accesso.
La copertura è realizzata in legno e cotto con struttura portante in capriate di legno, risalente al Sec. XV. Senza dubbio si sono succedute nel tempo altre forme di ristrutturazione del solaio di copertura.
Con ogni probabilità risalirebbe agli anni '60 una ristrutturazione delle pareti esterne, sembra infatti che le mura perimetrali fossero totalmente intonacate; si procedette quindi alla completa pulizia delle pareti fino a renderle, come oggi ci appaiono, ad opera incerta.
L'ultima ristrutturazione risale al1980 nella quale furono eseguite alcune opere di miglioramento:
-    pavimentazione (solamente nella chiesa si ricoprì il vecchio pavimento in Klincher),
-   opere di manutenzione della copertura;
-   rifacimento del presbiterio; (*)
-   sistemazione di alcuni infissi
-   intonacatura e tinteggiatura delle zone più danneggiate.

(*) Il presbiterio era chiuso da due balaustre in legno. Ai lati dell'altare erano posti due seggi sui quali sedevano i membri della Confraternita della Madonna del Buon Consiglio.
L'altare era girato verso la parete. In occasione del restauro fu tolto il piano della mensa e sopra al vecchio basamento in peperino venne adagiato il tabernacolo. (Alcuni assicurano che sia stato costruito con il materiale del vecchio altare). (Foto n.6)
La mensa è oggi costituita da una lastra di travertino (di dimensioni ml 1.00 x 2.00) e da quattro colonnine in peperino a forma di parallelepipedo a base rettangolare che gli fanno da basamento.

 

Liturgia

Dopo il trasferimento della sede parrocchiale da S. Maria della Neve al S. S. Salvatore, nella Chiesa del piccolo "Quartiere dell'Elcetello" si è continuato ad officiare le funzioni religiose per tutti i giorni fino a c.a. il 1920, poi fino al 1950 solamente la domenica.
La tradizione ha tramandato alcune date nelle quali si officia solennemente:
26 Aprile     Madonna del Buon Consiglio;
05 Agosto    Madonna della Neve;
e fino al 1960 anche il 01 Gennaio     Festa del S. S. Sacramento.

Va ricordato che la Chiesa ha ospitato fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale la sede della Confraternita del Buon Consiglio che prende il nome dal quadro raffigurante la Madonna del Buon Consiglio (risalente al XVII Sec). (Foto n.7)

 

Oggetti di Valore

La Chiesa di Santa Maria della Neve non presenta opere od oggetti di grande valore artistico, le uniche cose che meritano di essere citate sono:
-   Risalenti al Sec. XI - XII due statuine in travertino di altezza di c.a. 50 cm, raffiguranti la scena dell'annunciazione. Una rappresenta l'arcangelo Gabriele l'altra la Vergine. Le due statue sono poste su due basamenti in legno fissati alle pareti laterali. (I due basamenti in legno, risulta siano stati messi solo per assolvere questa funzione). Le due statue erano poste sui due lati della torre campanaria, spostate all'interno della Chiesa per limitare la corrosione causata dagli agenti atmosferici.
-    Risalente al Sec. XV la copertura in capriate di legno e pianellato in cotto.
-    Risalente al Sec. XVIII il dipinto raffigurante la Madonna del Buon Consiglio, posto sopra
      l'altare.
-    Risalente al Sec. XVIII l'acquasantiera in marmo venato, scolpito.

Foto n. 1
Foto n. 2
Foto n. 3
Foto n. 4
Foto n. 5
Foto n.6
Foto n.7
Ciucci Geom. Giuseppe