Classificazione:
Riserva Naturale Regionale Selva del Lamone.
Legge Istitutiva:
Legge Regionale del Lazio 12/09/1994, n. 45.
Localizzazione geografica:
Area situata lungo il confine tra il Lazio e la Toscana,
appartenente al Comune di Farnese.
Superficie:
2002 ettari.
Ambiente:
La natura ha creato, nella Selva del Lamone, un complesso
floristico estremamente variegato.
L'area boschiva è ricoperta da lave fratturate che hanno consentito, nel tempo,
la crescita disagevole di: cerri, aceri, ornielli e carpini che vanno a formare,
con l'ambiente circostante, un paesaggio inimitabile.
All'interno dellla Selva del Lamone, in zone dove il suolo è estremamente scarso,
è possibile trovare dei bonsai naturali. Veramente d'effetto è
l'aspetto floreale, sopratturro nel periodo tra marzo e maggio, che vede una variegata e
variopinta fioritura di fiori selvatici e orchidee spontanee (la più diffusa
è la Orchis papilionacea).
Affascinanti, per i turisti sono anche i cosidetti Lacioni, piccole depressioni del
terreno, dove si raccolgono le acque piovane.
Le attività praticate in queste zone sono prettamente agricolo-pastorali, svolte alla
meniera di un tempo. l'orografia tormentata di queste terre è caratterizzata da anfratti
e cunicoli che si rivelano quali nascondigli perfetti per gli animali. Diversificata è
anche la fauna: la volpe, la faina e il gatto selvatico sono le specie più comuni,
ma il re incontrastato di questo teritorio è il cinghiale, affiancato dall'
istrice e dalla lepre.
Molto diffuso è anche il picchio rosso maggiore (che è diventato il simbolo
della Riserva); tra i rettili è facile incontrare la Vipera aspis.
Emergenze storico-culturali:
Uno dei principali aspetti culturali della Riserva Naturale del
Lamone riguarda le monumentali Sorgenti della Nova che risalgono alla fine dell'Età del
Bronzo. L'estensione è di circa 15 ettari e comprende: Grotte artificialmente scavate nel
tufo e capanne incassate nella roccia.
Questo interessante insediamento sorge su uno spessore di tufo e pomice modellato dalla
confluenza di due fossi: il nome deriva da una ricca sorgente da cui nasce il fosso La
Nova, nel Comune di Farnese (al confine con la Toscana). Con i reperti provenienti dagli
scavi della Nova è stato possibile allestire una mostra permanente all'interno del
Museo Comunale di Farnese.
Una zona altrettanto interessante dal punto di vista culturale è il villaggio di
Rofalco.
Esso si colloca sulla sponda destra del fosso Olpeta come guarnigione avamposto della
più famosa città di Vulci, luogo di maggiori ritrovamenti di sepolture della
civiltà Etrusca. Nei pressi del confine della Riserva Naturale si trova quella che
è la più famosa tra le tombe monumentali del luogo: la tomba del Gottimo.
Curiosità:
Nella seconda metà dell'800, la Selva del Lamone fu
interessata dal fenomeno del brigantaggio, sia perché il suo territorio ben si prestava
alla latitanza, sia perch&racute alcuni banditi erano nativi del luogo. L'ambiente aspro e
selvaggio, pieno di anfratti quasi inaccessibili e sconosciuti, era l'ideale per nascondersi e,
insieme ai Monti di Castro, diventò rifugio e luogo d'azione per i briganti. La selva
ospitò personaggi noti quali: Domenico Biagini, Giuseppe Basili e il celebre Domenico
Tiburzi.
Sentieri
All'interno della Riserva Naturale "Selva del Lamone" esiste una buona rete viaria,
che comprende circa 50 Km di strade sterrate, con fondo discreto, la quale taglia sia
verticalmente che orizzontalmente l'intera riserva e che permette quindi di raggiungere
velocemente qualsiasi punto della stessa, tanto in automobile quanto in mountain bike o a
cavallo. Gli ingressi della Riserva che sono percorribili in auto e aperti solamente durante il giorno, sono quelli di Campo della Villa, del Lamoncello, di Vallempio, de La Dogana e del Cancellone, mentre il solo ingresso Campo della Villa è percorribile in autobus.
Oltre alla viabilità principale esiste anche un
fitto reticolo di sentieri, ovviamente percorribili solamente a piedi,
creati per tutti coloro che amano avere un impatto diretto con la natura
aspra e selvaggia, come lo è quella della nostra riserva. I sentieri
qui illustrati sono ovviamente tutti quelli dotati di segnaletica
ben visibile lungo il loro intero tratto (segnavie a due colori di albero in albero).
All'ingresso di ogni sentiero è posta una tabella, attualmente in legno, nella quale è
indicata l'intera mappa dei sentieri con i propri colori, l'indicazione del punto ove i
provetti escursionisti si trovano ed i confini della Riserva. Prima di inoltrarsi all'interno
dei sentieri, specie se inesperti, è consigliabile prendere contatti con gli uffici della
riserva, presso il Comune di Farnese, i quali potranno mettere a disposizione come guide i Guardiaparco operanti all'interno della Riserva Naturale.
Notizie utili:
L'Ente Gestore della Riserva Naturale è il Comune di
Farnese. Per ulteriori informazioni, riguardanti il Lamone, rivolgersi agli Uffici della
Riserva Naturale situati in Località Bottino snc. Tel.0761/458861 fax 0761/455811
Sito internet: http://www.parchilazio.it/selvadellamone