elementare con l’insegnante Giovanni Rubbi ma, forse perché nato verso la fine dell’anno e quindi ancora immaturo, diede risultanti scadenti e fu bocciato.
L’anno seguente il bambino ormai maturo per l’impegno scolastico riportò brillanti risultati e fu promosso a pieni voti alla seconda classe che non completò avendo lasciato l’Italia prima del termine della scuola.
Il padre Augusto, rimasto vedovo, aveva ricevuto l’offerta di trasferirsi con i figli in Brasile a vivere presso la cognata Antonia, una sorella della moglie che dopo il 1888 era lì emigrata, con il marito Giovanni Battista Salini e la figlia Maria, e dove svolgeva l’attività di ostetrica.
L’uomo non lasciò il paese e restò a vivere a Farnese, fino alla morte che lo colse nel 1918, presso il fratello Giuseppe la cui nipote Antonella mi ha aiutato nella ricostruzione delle vicende della famiglia Breheret.
Per inciso va detto che questa famiglia (ed anche il nome lo testimonia facilmente) non è autoctona ma trae le sue origini da Saint Lezin in Normandia da dove giunse tra il 1834 e il 1840 prendendo dimora nei pressi del paese, in quella tenuta del Voltone che la Camera Apostolica,
già proprietaria, aveva ceduto al Maresciallo francese De Bourmont il conquistatore di Algeri nel 1830 per conto di Luigi Filippo D’Orleans.
Fu sicuramente al seguito di tale illustre personaggio che
|