L'itinerario inizia dal Casale Monaldesca, sito
all'interno della Riserva Naturale Monte Rufeno.
Questa area protetta, appartenente al sistema dei
Parchi e delle Riserve Naturali della Regione
Lazio, si estende su di una superficie di circa
2.900 ettari e verso nord-est vede la confluenza
di tre diversi confini regionali: toscano, umbro e
laziale.
Nel primo tratto il percorso attraversa l'area protetta
e consente di ammirare la ricchezza forestale
e vegetazionale di questo territorio.
L'itinerario costeggia le pendici di Monte
Rufeno, dalla cui sommità può essere ammirato
un panorama estremamente suggestivo.
Prima di uscire dal territorio della Riserva
Naturale Monte Rufeno vale la pena di visitare la
"Casa delle tradizioni contadine", un casale
appositamente ristrutturato come centro di
documentazione, al cui interno sono stati ricostruiti
gli ambienti e le atmosfere in cui viveva
chi abitava questi luoghi prima dell’ultimo conflitto
mondiale.
Per la visita della struttura è opportuno prenotare
con un giorno di anticipo presso il Centro
Visite della Riserva Naturale Monte Rufeno.
Usciti dall'area protetta si apre davanti a noi la
valle del Paglia; il fiume, che nasce dal Monte
Amiata, va a gettarsi nel Tevere in prossimità di
Baschi. Alcuni tratti di questo importante corso
d’acqua, in particolare quello interno alla Riserva
Naturale Monte Rufeno e alla confinante
Riserva Naturale Selva di Meana (Umbria), risultano
essere ancora integri dal punto di vista
naturalistico.
Particolarmente suggestivi sono
anche alcuni torrenti che percorrono le due aree
protette e riversano le loro limpide acque nel
Paglia. A testimoniare l’elevata "purezza" di questi
luoghi ricordiamo la presenza lungo i corsi
d'acqua di particolari indicatori biologici, come
il merlo acquaiolo, il gambero ed il granchio di
fiume. Attraversato il fiume Paglia, lungo la
Strada Statale 2 Cassia in Località Ponte
Gregoriano, il sentiero s'inerpica all'interno della
bancata vulcanica, lembo settentrionale del sistema
vulcanico dei monti Volsini.
Mentre risaliamo la bancata sulla nostra destra
possiamo scorgere il paese di Proceno, piccolo
borgo posto all’estremità settentrionale del
Lazio, con il suo caratteristico castello che domina
l'abitato. Terminata l'ascesa della bancata vulcanica,
attraversiamo la strada Provinciale di
Montorio. Da questo punto il paese di
Acquapendente dista circa 3 Km.
Acquapendente, rinomato centro dell'Alto
Viterbese, è noto per il suo centro storico, caratterizzato
da pregevoli chiese e da imponenti
palazzi, rilevanti per storia ed architettura, ed è
anche famoso per la Festa dei Pugnaloni, i grandi
quadri di fiori, che cade la terza Domenica di
Maggio. Proseguendo lungo il nostro itinerario
nel Comune di Acquapendente attraversiamo la
tipica campagna aquesiana fino a giungere alla
Strada Provinciale Onanese, entrando così nel
territorio comunale di Onano.
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